Santa Margherita Lig. 17/18 maggio 2025
Ci siamo. Con il XXVII Trofeo Santa Margherita Ligure i dinghisti del Tigullio, scrollate di dosso le pigrizie invernali, tornano a popolare il Golfo. Un bell’allenamento in vista del “Bombolino” alle porte in programma dal prossimo venerdì 23 maggio. Un Bombolino che per la cronaca arricchisce il suo nome e diventa Trofeo SIAD Bombola d’Oro- Coppa Roberto Sestini in ricordo del grande, amato, ideatore di questa bella festa di mare e di agonismo in amicizia arrivata alla sua 28° edizione .
Erano ben 28 i dinghisti pronti al via sabato che hanno invaso non solo la spiaggetta del Circolo, ma anche gli spazi della adiacente Lega Navale del Presidente Achille Tonani, quelli messi a disposizione dall’OTAM e la prima parte dell’area portuale “scippata ai motorini”. Un gruppo coeso e festante che a non notare le sfumature dei capelli, tra scherzi, risate e goliardia dava l’impressione di un gruppo adolescenziale. Per non parlare dell’orgoglio di sperimentare il lusso sfrenato delle boe da non ancorare operate da Omar, il mago di estrazione YCI che dal gommone le colloca, e poi le mantiene in posizione grazie al combinato disposto di batterie incorporate e GPS. Mezzi da Maxi Yacht e regate blasonate, che inorgogliscono parecchio l’allegra brigata dei Dinghy.
Il vento? Leggero, oscillante tra 145° e 180°. La pilotina -barca-comitato? In perfetta posizione con Giorgio Bardi, Lilia Cuneo, Tay De Negri , Olga Finollo, Battistina e Gianni Fabro. Ci sono poi, sui tre gommoni del Circolo Velico, Gianni Castellaro con Omar, Nicola Rainusso con Stefano Botteri e Nadia Ponzoni, e Caterina Remondini con Roberto Vezzoli, ai quali vanno aggiunti il gommone messo a disposizione dalla Lega Navale di Santa e quello del Circolo Nautico Rapallo del Presidente Manlio Meriggi, che ha permesso al rigoroso Presidente del Comitato Proteste Marco Cimarosti di svolgere anche il ruolo di giudice in acqua.
Ma veniamo alle tre regate disputate. Va menzionata in via preliminare – come direbbero gli avvocati- la performance di Titti Carmagnani con Toulì, che ha inanellato subito un 4° e uno splendido 1° salvo piazzarsi 15° nella terza prova, ma unicamente per non suscitare troppe invidie ed evitare i test anti doping. Risultati che lo hanno posto al 4° posto in classifica generale e gli hanno fatto guadagnare, lui che da quest’anno è Legend, avendo raggiunto il traguardo del 20×4, di “Piccolo Grande Drago Verde”, dal colore del suo scafo in perfetta tinta con la banda del cappelletto bianco. Davanti a lui gran battaglia tra il giovane Andrea De Santis con Lunatica che ha fatto tre notevoli regate – e con un 1°, un 4° e un 2° ha conquistato il Trofeo – e il 7 volte Campione Italiano Vittorio d’Albertas che ha vinto la terza prova della giornata ( 5,6,1) e ha concluso a 5 punti di distacco seguito a ruota dal coriaceo Supermaster Vinz Penagini, che non molla mai ( 6,2,8 ) con Plötzlich Barabba. Al quinto posto Federico Pilo Pais con Blu Amnesia ( 3,13,5), vincitore dello scorso Campionato del Tigullio e del Trofeo Renato Lombardi.
Il problema delle regate nel Tigullio è il livello siderale dei partecipanti che si giocano le prime posizioni anche a livello nazionale. Ma poiché i premiati sono solo cinque, timonieri top come Marcello de Gasperi, Gin Gazzolo, Fabrizio Bavestrello, Filippo Jannello ( che ha preso l’albero sbagliato nel suo hangar e solo al rientro ha realizzato di aver corso con quello vecchio storto…) devono accontentarsi di essere “nei 10”. Mentre una ulteriore lotta nella lotta si scatena alle loro spalle con Lorenzo Bacigalupo ( che poco regata causa impegni prioritari) primo della seconda decina seguito da Fabio Pardelli, Giovanni La Ferla, Alessandro Pedone e Francesca Lodigiani. Tra i Dinghy Classici il risultato migliore è stato di Andrea Falciola con Absolutely Free, decisamente al di sotto dei suoi standard, davanti a Danilo Chiaruttini con Testa Vuota e Maurizio Carossia con Giuliana.
Dissolvenza e obiettivo sulla domenica con un tempo che non sembra tanto impegnativo. Sì certo, le famose palme alla curva prima del Miramare, segno premonitore importante, si agitano, ma neppure poi tanto. Si esce in mare e già a pochi metri dagli scivoli emerge però una situazione molto mutata, con ondone incrociate, anche causa del transito dei vaporetti e il vento che sale di intensità. Si bordeggia, si plana, iniziano le prime virate con barca che va in stallo, segno che il vento è sui 16 nodi se non più, e iniziano le prime avarie: un picco che si spezza, una vela che esplode, delle belle imbarcate d’acqua, mentre il gommone della Guardia Costiera con aria indifferente si produce in giri concentrici intorno alla Pilotina del Comitato di Regata informandosi con discrezione sulle intenzioni degli ufficiali di regata visto il contesto tumultuoso. Ed è a quel punto, benedetta, che la Signora Bandierina, cioè Battistina Fabro, issa i segnali del differimento, poi trasformato in chiusura dei giochi. Prudentemente la Pilotina é ormeggiata vicino all’imboccatura e quindi il rientro è abbastanza rapido, salvo una spettacolare scuffia causa ardita strambata che va in onda un po’ troppo vicino agli scogli della diga. Ma i mezzi di assistenza sono sul pezzo in un nano secondo e il naufragio ha un suo lieto fine.
Premiazione subito quindi, officiata dal Presidente Gianni Castellaro nella sede del Circolo, presenti l’Assessore allo sport Sebastiano Teppati e il 1° Luogotenente della Capitaneria di Porto Marcello Mastore, con due dei premiati che si presentano a ritirare i premi con le nuove generazioni al seguito, tanto per avvicinarli al Dinghy fin dal post culla. Parliamo di Vinz Penagini con Neri, il biondo nipote dagli occhi blu, e Andrea De Santis, con il coccoloso bel baby Brando. Come sempre un grazie speciale ad Anna e Silvia, per i vizi culinari che dispensano ai golosi regatanti. (Quelli del Tigullio)




































































































