CAMPIONATO DEL TIGULLIO 2023 – TROFEO RENATO LOMBARDI – COPPA “PINNE” – 4° GIORNATA

Santa Margherita Ligure, 5 agosto 2023

La 4° giornata del Campionato del Tigullio, con 25 dinghy in acqua, ha regalato tre regate veramente belle e  per nulla scontate, anzi insidiose e truffaldine, visto che  il vento rafficato sui 5/6 metri al secondo da 170° apriva a tratti da scirocco,  traendo in inganno  timonieri anche di lungo corso, che si avventuravano al largo, salvo  ritrovarsi poi irrimediabilmente penalizzati quando  il vento oscillava di nuovo e li faceva scadere sulle poppe di chi era andato sul sicuro, col bordo a terra.

Tre gli elementi che hanno caratterizzato la giornata.

Il primo, clamoroso, riguarda  quel protagonista con  barca bianca e verde curata cromaticamente in ogni dettaglio, considerato ritardatario seriale, del quale abbiamo parlato nella precedente puntata. Ebbene, il protagonista in questione, al secolo Attilio “Titti” Carmagnani, non solo si è presentato puntuale nella spiaggetta del Circolo ad ore, per lui, antelucane, ma è stato addirittura tra i primi a raggiungere il campo di regata e  la barca giuria, cioè la pilotina  intitolata a Luigi “Gigetto” Maragliano (v. sopra il discorso del Circolo che non dimentica …)  grazie al traino fornito dall’elegante corvetta del figlio Emilio “Memo”Carmagnani, velista,  a volte pure dinghista, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Genova.

Il secondo è costituito dal ritorno di Filippo Jannello, che col  Sant’Orsola d’annata Cicci,  ripreso il suo abituale passo,  ha vinto la giornata con due secondi e un primo e ha conquistato il secondo posto in classifica generale a pari punti con il Bonaldo Plötzlich Barabba di  Vinz Penagini.  

Il terzo,  nota molto dolente, riguarda l’ineducazione marinara dei molti  mezzi che sfrecciano a velocità troppo elevata  davanti ai Dinghy in trasferimento o in regata – ma anche davanti a chi si avventura in canoa –  tanto da chiedersi se si tratti di velocità conformi a norme e ordinanze applicabili.  Per non parlare del traghetto sui motori  all’altezza della boa di bolina in attesa di entrare a Portofino che ha creato problemi  ai primi. Con la ciliegina sulla torta di un non aspirante gentiluomo con mezzo con  logo di un’attività sulla fiancata, che  – ma non è la prima volta –  ha apostrofato “energicamente”  i dinghisti  che  rientravano  a pagaia nel corridoio che porta allo scaletto del Circolo, e per non attendere qualche minuto, ha preferito  far rombare i motori e invadere il corridoio schivandoli, stile percorso ad ostacoli.

Quanto alle tre regate, ci si è divertiti parecchio. Da segnalare la performance di Alessandro Pedone, con numero velico monegasco, che con il suo Lillia No Way quest’anno è sempre in vetta e si è aggiudicato la prima prova. Il terzo primo di giornata se lo è aggiudicato con il Michel Solo x Pazzi Andrea Falciola, l’ingegnere gastronomo dai bordi controcorrente e dalle partenze mura a sinistra. Piuttosto contrariato

(eufemismo) Vinz Penagini che pur mantenendo la testa della classifica generale, ha collezionato oltre a due 3° un insolito 18° nella prima prova, inseguendo una apertura a scirocco poi rivelatasi menzognera. Concludiamo con la classifica della Coppa Pinne, messa in palio dall’amico Penagini che si assegna sulla base dei risultati di “coppie” costituite a sorteggio unendo chi lo scorso anno era tra i primi 15 del Campionato e chi tra i secondi. La notizia è che è in testa con vantaggio la coppia Alessandro Pedone- Marco Puccini, seguita dal duo al profumo torinese  Vittorio d’Albertas Alberto Ferracin e, a pari punti, da Gin GazzoloGianni Castellaro e Andrea FalciolaFranco Fondi, quest’ultimo protagonista di un’ottima giornata.

Come al solito un grande grazie al magic team della pilotina formato da  Lilia Cuneo, Tay De Negri, Olga Finollo, Battistina Fabro e Cucciolo Armaleo che hanno gestito  a ritmo serrato tre bellissime prove e anche agli angeli dei gommoni Angelo Campodonico, con la sua invenzione che garantisce posizionamenti stabili e gestibilità delle boe, Nicola Vivanet, Nicola Rainusso, anche videomaker, Stefano Botteri, Silvia Scaramuzza – che somma a terra  il ruolo di efficace vivandiera –  e l’inedito duo Caterina RemondiniVittoria Rainusso da Irlanda, che sia sabato che domenica si sono prese cura in maniera silenziosamente e operativamente efficace della boa di bolina. (Quelli del Tigullio)

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